Home » VYGOTSKIJ: LA SUA TEORIA SULLO SVILUPPO COGNITIVO

VYGOTSKIJ: LA SUA TEORIA SULLO SVILUPPO COGNITIVO

Di Federica

Lev Vygotskij sostiene che per capire lo sviluppo cognitivo dell’essere umano dobbiamo considerare quest’ultimo nel contesto sociale in cui si trova a nascere e crescere. Egli sostiene che il processo cognitivo si avvia a partire dall’uso di strumenti già utilizzati da altri. Il punto di partenza di una nuova generazione coincide con il punto di arrivo della generazione precedente.

È chiaro che quando un bambino viene al mondo si trova predisposti tutta una serie di strumenti dalle generazioni precedenti e che può/deve imparare ad utilizzare per procedere nel proprio sviluppo cognitivo.

Gli strumenti:

Il funzionamento mentale è mediato dagli strumenti forniti dalla cultura, la nostra cultura di riferimento ci fornisce una serie di strumenti che Vygotskij definisce anche mediatori culturali, e differenza tra strumenti tecnici e psicologici:

Gli strumenti tecnici sono più o meno quelli che la tecnologia più o meno evoluta ci ha lasciato e che noi alla nascita troviamo già esistenti, al massimo poi si perfezionano.

Gli strumenti psicologici sono il linguaggio la scrittura, le produzioni artistiche, il calcolo le tecniche di memoria le strategie di apprendimento.

Per capire come si avviano i processi di sviluppo di un bambino occorre quindi conoscere il contesto storico culturale in cui nasce e cresce. Non è possibile capire lo sviluppo cognitivo di un individuo separandolo da quello che è il suo contesto culturale e storico di riferimento.

Per Vygotskij l’evoluzione della mente avviene tramite l’acquisizione di strutture psichiche che lui immagina essere a complessità crescente. Man mano che l’individuo prosegue nel suo sviluppo cognitivo fanno la loro comparsa strutture psichiche più complesse. A tal proposito parla di funzioni psichiche inferiori (FPI) e funzioni psichiche superiori (FPS):

Funzioni psichiche inferiori: Accomunano tutti gli esseri viventi. Sono la percezione, la motricità, le emozioni, l’attenzione spontanea, la memoria non volontaria ma anche i riflessi e gli istinti, qualcosa che non riusciamo a controllare.  Queste sono ereditate geneticamente, non hanno una struttura socialmente o culturalmente appresa ma sono involontarie, autonome tra loro e anche rispetto ad altre funzioni psichiche. Sono ciò che abbiamo come patrimonio genetico dalla nascita perciò innato.

Funzioni psichiche superiori

Sono tipiche degli esseri umani. Sono il pensiero, il calcolo, l’attenzione volontaria (quella che io uso intenzionalmente per riferirmi a un determinato aspetto della realtà), il ragionamento, la memoria logica etc. Cosa le differenzia rispetto alle funzioni psichiche inferiori? Il fatto che non sono innate ma sono culturalmente determinate, legate strettamente alla cultura in cui un individuo nasce, cresce e si evolve e quindi di conseguenza possono essere differenti da cultura a cultura. Svolgono funzioni volontarie e sono anche strettamente correlate le une alle altre.

Secondo Vygotskij nel corso dello sviluppo, l’individuo, grazie al supporto di strumenti e in particolar modo dell’acquisizione del linguaggio, le funzioni psichiche inferiori si interiorizzano trasformandosi in funzioni psichiche superiori.

Potrebbe interessarti

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'autorizzazione se lo desideri. Accetta Di più