Home » IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO: GLI STUDI DI PAVLOV

IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO: GLI STUDI DI PAVLOV

Di Federica

Il condizionamento classico è fondato su ciò che accade prima della nostra risposta. Si inizia con uno stimolo che determina una risposta.

Esempio: Il soffiare in un occhio porta alla chiusura dello stesso: il battere le palpebre è un riflesso, ovvero una risposta automatica, non appresa.

In esso, uno stimolo antecedente neutro, cioè che non produce risposta, è associato ad uno stimolo che la scatena come ad esempio il clacson associato al soffio d’aria sull’occhio. Cerchiamo di spiegare meglio..

Gli studi di Pavlov

Nel XX secolo Pavlov intuì che alcuni stimoli possono produrre secrezioni salivari, dimostrando che il cervello non controlla solo le reazioni fisiologiche ma anche i comportamenti sociali.

Nel suo esperimento dimostrò che i cani cominciavano a salivare prima che egli mettesse cibo nella loro bocca, il che era un riflesso condizionato, determinato dall’esperienza del sapere che avrebbero ricevuto il cibo. Egli inoltre dimostrò che un campanello, che prima non aveva alcun effetto, per associazione, iniziò a determinare la stessa risposta del cibo.

La carne è lo stimolo incondizionato (SI), ossia uno stimolo innato capace di produrre una risposta, in questo caso la salivazione, e la risposta è ‘incondizionata’ e non appresa. Il campanello inizialmente è uno stimolo neutro (SN) ma diventa poi condizionato (SC), ossia uno stimolo che grazie all’apprendimento determinerà una risposta). La salivazione diventa quindi una risposta condizionata (RC), cioè appresa.

I principi del condizionamento classico

Acquisizione: durante essa, una risposta condizionata viene appresa come reazione a uno stimolo condizionato. Il condizionamento avviene quando a uno stimolo condizionato se ne associa uno incondizionato. Questo processo è il riflesso condizionato, poiché lo stimolo incondizionato determina una risposta che sarà associata allo stimolo condizionato.

Una volta che una risposta è stata appresa, si può determinare un condizionamento di ordine superiore in cui uno stimolo condizionato viene usato per creare un ulteriore apprendimento.

Aspettative: gli uomini cercano di creare associazioni tra eventi che li possano aiutare nella sopravvivenza. Questo crea delle aspettative sul modo in cui gli eventi sono connessi. Durante il condizionamento il cervello impara ad aspettarsi che allo SI seguirà lo SC: (puntura e irrigidimento dei muscoli)

Estinzione e recupero spontaneo: se suono il campanello tante altre volte ma non do i bocconcini ai cani, l’aspettativa dei cani di ricevere il cibo diminuirà fino all’estinzione. Il riapparire di una risposta appresa dopo un’apparente estinzione è chiamato recupero spontaneo.

Generalizzazione: immaginiamo una bambina che si scotta con un fiammifero. I fiammiferi accesi saranno per lei stimoli di paura condizionata, ma in virtù di tale generalizzazione, potrebbe sviluppare paura per altri tipi di fiamma. Man mano che gli stimoli somigliano meno all’originario, la risposta diminuisce.

Discriminazione: dopo che i cani non riceveranno più il cibo, smetteranno ti rispondere al campanello. Questo perché hanno imparato a discriminare o a rispondere in maniera diversa a tipi di stimoli simili.

Il condizionamento classico negli esseri umani: un tema connesso alle emozioni

Risposte emotive condizionate: anche le risposte emotive più complesse possono essere associati a stimoli nuovi (se da bambini arrossivate quando vi punivano, ora potremmo arrossire se imbarazzati). Molte risposte involontarie del sistema nervoso autonomo infatti sono associate a situazioni e stimoli nuovi in virtù del condizionamento classico.

La fobia è una paura che si manifesta anche quando non esiste un pericolo reale. Alcune di esse sono basate sul condizionamento classico e molte fobie iniziano come risposte emotive condizionate. Ovvero reazioni emotive apprese a uno stimo precedentemente neutro.

Le persone che soffrono di fobie, spesso rintracciano l’origine della loro paura in un momento dell’infanzia in cui un particolare stimolo le ha spaventate o turbate. E il vedere un ragno può portare ad avere paura di tutti i ragni ma anche di tutti gli insetti. Ma le paure possono essere estinte attraverso la tecnica della desensibilizzazione sistematica, realizzata con un’esposizione graduale della persona agli stimoli temuti.

Condizionamento vicario: avviene quando impariamo a rispondere a uno stimolo neutro osservando le reazioni emotive di un’altra persona. Ovvero avremo una REC (risposta emotiva condizionata). I comportamenti emotivi che sviluppiamo verso i cibi (che ci disgustano), gli ascensori e altre cose, sono probabilmente condizionati sia dalle nostre esperienze dirette, ma anche da quelle vicarie. I pregiudizi non sono innati, ma appresi.

Potrebbe interessarti

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'autorizzazione se lo desideri. Accetta Di più