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I PERIODI DELL’INFANZIA

Di Federica

L’infanzia è un periodo estremamente ricco di avvenimenti che pongono le basi della vita adulta, che viene generalmente divisa in diversi periodi che partono dalla nascita sino al passaggio alla vita adulta: prima infanzia, seconda infanzia, fanciullezza o terza infanzia e infine l’adolescenza.

Prima infanzia

Questo periodo va dalla nascita ai 18-24 mesi e, al suo inizio, il bambino ha una completa dipendenza dall’adulto. Nei primi mesi la dipendenza è assoluta, ma crescendo iniziano a crearsi le prime autonomie come riuscire a sollevare la testa da solo. Piano piano tutti gli aspetti del suo sviluppo vanno progredendo: molte attività psicologiche hanno inizio in questo periodo come la capacità di coordinare le sensazioni e le azioni fisiche (ad esempio sento caldo e ritiro la mano), di imitare gli altri e di imparare da loro, di parlare, di usare il pensiero simbolico, questo via via che ci avviciniamo ai 24 mesi.
Il tipo di approccio che viene utilizzato in questa fase può ripercuotersi in modo duraturo sullo sviluppo dei bambini.

Seconda infanzia

È il periodo che va dai due anni di vita sino a 5/6 anni di età. Questa fase è generalmente chiamata prescolare, nonostante il bambino sia già scolarizzato poiché inizia il suo percorso scolastico alla materna. Nel corso di questi anni i bambini imparano gradualmente ad essere autosufficienti e a prendersi cura di sé stessi, sviluppano gran parte delle capacità che serviranno loro a scuola. Stare a contatto quotidianamente con i compagni aiuta il bambino sia dal punto di vista relazionale, specialmente nel creare relazioni di amicizia, sia nell’imparare a stare con gli altri, a rispettarli e, soprattutto a seguire le regole. In questa fase il bambino trova di fronte nuove sfide che stimolano il suo sviluppo sociale e morale: non esiste più soltanto l’io, ma anche l’altro. La fine di questo periodo è segnata dall’ingresso nella scuola primaria.

Terza infanzia o fanciullezza

Indica la fase dai 6 agli 11 anni, ovvero il periodo scolare. La caratteristica fondamentale di questa fase è l’aumento dell’autocontrollo e dell’autosufficienza. Il linguaggio, in questo periodo, diventa un vero mezzo di comunicazione e di espressione delle proprie idee.
In questo periodo il fanciullo è in grado di ragionare nell’ambito di operazioni concrete, cercando di trovare soluzioni ai problemi, attraverso varie prove. In questa fase i bambini maturano le capacità di leggere, scrivere, contare e il raggiungimento dei risultati diventa un tema centrale nella loro vita, l’adulto stesso gli fa capire che raggiungere l’obbiettivo è importante.

Adolescenza

È il periodo che va dagli 11 anni ai 18/22 anni: ad oggi gli anni sono interpretabili, ma fino a 22 anni gli esperti parlano ancora di adolescenza. È il periodo evolutivo che segna la transizione tra l’infanzia e l’inizio della vita adulta. Il suo inizio è caratterizzato da una serie di cambiamenti fisici molto rapidi: le ragazze crescono in altezza prima dei coetanei maschi, e per loro i cambiamenti riguardano principalmente lo sviluppo del seno. Nei ragazzi avviene l’ingrossamento dei genitali, e con gradualità, perderà i tratti infantili, crescerà in altezza e cambierà il timbro della voce. Il desiderio di indipendenza e la ricerca di una propria identità sono aspetti centrali di questo periodo evolutivo. In questa fase il pensiero diventa più astratto, idealistico e logico.

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