Home » COS’È L’ATTACCAMENTO?

COS’È L’ATTACCAMENTO?

Di Federica

L’attaccamento è uno stretto legame emotivo tra due persone. Il termine è spesso utilizzato per indicare il legame particolare che unisce stabilmente il bambino al caregiver che si prende cura di lui sin dalla nascita.

Si tratta di un legame affettivo, intimo, costante e duraturo che lega i due membri della diade in modo da garantire loro una reciproca vicinanza, protezione, sicurezza. È fondato sulla tendenza dell’essere umano, sin dai primi periodi della vita, a cercare una base sicura.

Se questo legame viene interrotto, anche solo temporaneamente, si genera un particolare tipo di reazione detta ansia da separazione.

Secondo lo psicologo John Bowlby, padre della cosiddetta “teoria dell’attaccamento”, il bambino nasce con una ‘predisposizione biologica’ a sviluppare un attaccamento per chi si prende cura di lui.

Varie teorie sull’attaccamento

Sigmund Freud (1856-1939)

Secondo la teoria di Freud sullo sviluppo del bambino, esistono diverse fasi attraverso cui il bambino deve passare per poter diventare una persona consapevole e separata dai suoi genitori.

Per la maggior parte dei neonati, la figura di attaccamento è la madre, perché nella maggior parte dei casi è lei a nutrire il bambino.

Harry Frederick Harlow (1905-1981)

Per dimostrare la sua idea di attaccamento tolse alla nascita dei cuccioli di scimmia alle loro madri, che furono allevati da “madri surrogate”. Ha ideato due tipologie di intervento: dei cilindri metallici ricoperti da cavi elettrici che somministravano latte; e una  “madre” morbida e calda, di stoffa che non somministrava latte.

Harlow osservò che i cuccioli passavano molto più tempo con la “madre” morbida e calda di stoffa. Lo studio di Harlow ha dimostrato che il nutrimento – e la soddisfazione del bisogno di cibo che ne deriva – non è l’elemento cruciale nel processo di attaccamento e che il piacere della vicinanza, del contatto, del calore affettivo sono motivazioni primarie.

Comportamentismo

Anche per gli autori comportamentisti, l’attaccamento del bambino al caregiver deriva dalla soddisfazione di bisogni primari. Secondo le leggi del condizionamento classico, la soddisfazione di un bisogno primario come la fame costituisce un rinforzo primario, e rinforzanti sono anche gli eventi ad essa associati. In quest’ottica, la madre che provvede al nutrimento, per il bambino rappresenta un rinforzo secondario e ugualmente secondario (appreso) è il bisogno della sua vicinanza.

Erik Erikson (1902-1994)

Il primo anno di vita rappresenta lo stadio della fiducia contro la sfiducia. Benessere fisico e cure sensibili sono le chiavi per stabilire una fiducia di base nei neonati. Il senso di fiducia del neonato, a sua volta, è la base per l’attaccamento e costituisce il presupposto per un’aspettativa duratura che il mondo sia un posto buono e piacevole dove stare.

Potrebbe interessarti

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Daremo per scontato che tu sia d'accordo, ma puoi annullare l'autorizzazione se lo desideri. Accetta Di più